lunedì 10 settembre 2007

Surf in Levanto

Era una vita che volevo surfare e finalmente questo sogno si è quasi avverato. Il surf non è solo uno sport, non è un capriccio, non è voler fare qualcosa di diverso, non è un voler andare controcorrente, ma è un modo come un altro per stare più vicina al mare, perchè mi manca.
Comunque, ritorniamo a parlare del weekend, dico quasi perchè le condizioni del mare non sono state favorevoli, per dirla breve mare piatto!!!
Ringrazio i miei compagni di avventura, Ilaria e Stefano. E' stato un weekend fantastico, mi sono divertita tantissimo con voi e spero si ripeta presto, e non mi interessa se ogni piccola fibra del mio corpo si lamenta, perchè sono felice e perchè ho provato l'ebbrezza di fare un take off..

domenica 2 settembre 2007

Surfboards - Leçon 2

Si ringrazia Surfproject

Le caratteristiche della tavola.

OUTLINE
La forma perimetrale della tavola. E' la prima cosa che lo shaper esegue sul "pane" di schiuma poliuretanica. Quando si esegue l'outline si sa già che tipo di tavola vogliamo ottenere: una tavola stretta e lunga sarà probabilmente destinata a cavalcare onde potenti, grandi, mentre una più larga sarà ottima per beach break.

ROCKER
Rappresenta la curvatura della prua, meno è curvato, più la tavola andrà veloce, a discapito della manovrabilità; viceversa, più è curvato, più la tavola sarà manovrabile ma meno veloce.

BORDO
Un bordo spesso, consente un miglior galleggiamento, necessario nelle onde poco ripide e lente, mentre un bordo sottile consente una miglior carvata e taglia meglio le onde ripide e impegnative.

TAIL
E’ la poppa della tavola, influisce principalmente sulla manovrabilità, e parzialmente anche sulla velocità. Esistono diversi tipi di tail:

Square: Probabilmente una delle più diffuse, consente uno stile molto radicale, con manovre radicali e curve secche.
Squash: A mio giudizio una delle migliori tail, consente di surfare molti tipi di onde, con velocità, ma senza perdere manovrabilità, le manovre che consente questa coda, risultano un po’ meno radicali rispetto alla square. Come forma è un po’ meno squadrata, ed è un po’ più stretta in fondo.
Rounded square: Altro tipo molto diffuso, è a metà tra la square e la round.
Round: E' una coda polivalente, adatta praticamente a tutti i tipi di onde, che consente curve molto lunghe.
Swallow: Chiamata anche coda di rondine o fish tail. Rende la tavola più facile da manovrare.
Pin: Tavola dotata di una poppa molto stretta, che finisce quasi a punta, per lo più usata nei gun e nei minigun, pensata per onde grandi.
Roundpin: Come pintail ma più arrotondata, favorendo manovre e curve più larghe e più lunghe. Diamond: Gli spigoli di questa poppa, forniscono alla tavola doti di precisione e di stabilità durante

BOTTOM
E’ la parte di tavola a contatto con l’acqua. Solitamente non è mai tutta uguale, ma il bottom della tavola viene shapeato in maniera diversa nel center, nella prua o nella poppa. Esistono vari tipi di bottom:

Flat: Il fondo piatto è più semplice e maneggevole. E' la semplicità fatta per la velocità in tutte le situazioni.
Single concave: I concavi sono perfetti per onde lisce e non tanto adatti per il mare increspato.
Double concave: Ha tutti i benefici del concavo ma risulta più libero.
Vee: Il fondo a V è adatto per fare manovre radicali.

PINNE
Esistono diversi tipi di pinne e diversi modi di montarle. Le pinne più diffuse sono quelle col sistema FCS, delle quali esistono molti modelli, più o meno duri e di diversi materiali.

Oltre alla tavola, quando si va a fare surf, sono necessari, o è consigliabile avere, alcuni accessori:
LEASH: è il laccio che lega la tavola alla caviglia del surfista, i regular lo legano sulla caviglia destra, i goofy su quella sinista. Esiste di più lunghezze, più le onde sono alte, più c’è bisogno che il leash sia lungo(per non farsi trascinare troppo dalla tavola quando si cade). E’ obbligatorio averlo.
PAD: il pad è una pedana di gomma costituita da un pezzo unico o da più parti, che si incolla generalmente sulla poppa della tavola. Non è obbligatorio averlo. Lo scopo del pad è quello di favorire le curve e le manovre, sostituendo, dove è incollato, la paraffina. Esistono anche pad per il piede anteriore, che facilitano le manovre aeree, ma danno problemi surfando le onde normalmente nello spostare il piede, e danno molto fastidio quando si è sdraiati sulla tavola. PARAFFINA: in inglese “wax”, serve per fare grip(presa) sulla tavola.
LYCRA: la maglietta di lycra serve per evitare irritazioni sulla pelle dovute al sole, alla paraffina, ecc…
MUTA: esistono molti tipi di mute, che variano per maniche e gambe corte o lunghe, e spessore. Una muta va scelta in base alla stagione, generalmente converrebbe avere due mute, una corta per la mezza stagione, e una lunga e pesante per l’inverno, corredata di cappuccio, guanti e calzari(che consiglio di usare anche quando si va a surfare un luogo con il reef tagliente).
CREMA SOLARE: non sottovalutate il sole, specie in estate, e nei paesi tropicali, ci si può facilmente scottare, irritare la pelle e il viso, consiglio vivamente di proteggere sempre il naso, la bocca e il viso con creme solari specifiche, per evitare di saltare successive giornate di surf, a causa di irritazioni cutanee.
CASCHETTO: è consigliabile averlo se si surfano onde cattive sul reef. Offre una buona protezione, ma talvolta può risultare fastidioso nei movimenti, e specie nella duckdive perché si riempie d’acqua.
OROLOGIO: vabbè è scontato che dobbiate sapere l’ora, ma un orologio con il misuratore di maree può rivelarsi molto utile. Sapendo se la marea è alta o bassa, potrete capire se quando cadete è più o meno probabile che urtiate il reef, e eventualmente posticipare o anticipare la vostra entrata in acqua.